martedì 31 luglio 2012

L'uomo che piangeva


Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.


Alda Merini, da "La Terra Santa"

*

[Acrilico su carta]

mercoledì 18 luglio 2012

La storia di Ren


Due tavole (di cui la seconda relativa a degli studi di personaggi) risalenti a questo inverno.

Riflessioni sul libro illustrato

Immagine tratta da L'ora vuota, di Anne Herbauts


Intervista ad Anne Herbauts [fonte:http://www.lefiguredeilibri.com/2011/04/19/anne-herbauts-una-riflessione-sul-libro-illustrato-video/]
"Ho tendenza a dire che non sono né illustratrice né scrittrice, perché faccio dei libri, ma li faccio nel senso che li scrivo col testo E con l’immagine , e non sono né nel testo né nell’immagine, ma tra i due. Scrivo facendo una collisione di testo e immagine. Quando costruisco un libro, dico “fabbricare un libro”, perché bisogna pensarlo come si fabbrica un oggetto, perché il libro si scrive col testo, con l’immagine, ma soprattutto con l’assemblaggio delle pagine, ed è questa la bellezza e la potenza del libro, che nel momento in cui apriamo un libro succede qualcosa non su una pagina, ma tra due pagine e dunque ci rendiamo conto che è gigantesco."

Rivolto a tutti coloro che guardano all'illustrazione per l'infanzia: il bambino non è un idiota a cui preparare una pappina pronta. É un essere in divenire a cui dobbiamo dare qualcosa in grado di aiutarlo a "capire" il mondo che lo circonda.
Il mondo ai bambini appare fuori misura, e tutto ciò che accade ha una reazione a cui molte volte non si è minimamente preparati.
Quindi, quando pensate ad un libro rivolto ai bambini, non fate l'errore di rappresentare minuziosamente ogni parole che vi è nel testo, ma create uno scarto tra immagine e parole. In quello scarto il bambino immaginerà ciò che sta in mezzo.
Non edulcoriamo il mondo, presentiamolo così com'è realmente non cadiamo nell'errore di far credere che il mondo sia il posto ideale perché anche i bambini ascoltano la tv e i tg e sanno quanto di marcio ci sia.
Cerchiamo invece di infondere fiducia nei nostri bimbi, cercando di costruire storie in cui si può cavarsela grazie all'ingegno e al conoscere tante cose (come "Fortunatamente" di Remy Charlip -http://www.booksblog.it/post/7384/fortunatamente-di-remy-charlip).



[Pubblicato originariamente sulla pagina ufficiale dei Cuori d'Inchiostro]

mercoledì 4 luglio 2012

Troppo grande, troppo piccolo






Qualcosa di troppo grande, le batteva in petto e voleva uscire. Di troppo prepotente per essere taciuto.
Ma il suo mondo era troppo piccolo.
Troppo piccolo per Anne.